
Il Camino de Santiago in bici: la via della fede, ma anche della fatica
Il Camino de Santiago, uno dei percorsi più antichi e carichi di simbolismo d’Europa, oggi accoglie ogni anno migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo. Ognuno con la propria “credencial” da timbrare e una storia da portare a termine sui pedali.
La rotta più seguita è il Camino Francés, circa 750 chilometri da Saint-Jean-Pied-de-Port (ai piedi dei Pirenei) fino alla Cattedrale di Santiago. Le prime salite sono severe, ma la ricompensa arriva presto: Navarra, La Rioja, Castilla y León, Galizia un mosaico di paesaggi che mutano insieme ai chilometri e alle stagioni.
Lungo la via, i pellegrini-ciclisti condividono gli stessi ostelli e le stesse abitudini dei camminatori: pasti semplici, incontri fugaci, il suono delle campane all’alba. Ma anche la stessa spiritualità, che si misura nel silenzio delle lunghe tappe o nel vento che soffia sulle mesetas.
La segnaletica con la conchiglia gialla guida senza incertezze. In molte regioni sono presenti varianti su asfalto per chi viaggia con bici da turismo o gravel. La logistica è solida: officine, alloggi bike-friendly, punti di ristoro ogni pochi chilometri.
E poi c’è l’arrivo a Plaza del Obradoiro, dove ogni ciclista posa la bici e alza lo sguardo sulla maestosa cattedrale. È lì che il viaggio finisce, ma la sensazione più diffusa è che in realtà cominci proprio in quel momento.



