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La Vía Verde de Ojos Negros: la Spagna nascosta pedalando dal cuore all’oceano di luce

La Spagna che non ti aspetti si scopre lungo un vecchio tracciato ferroviario trasformato in uno dei più suggestivi percorsi cicloturistici del paese. La Vía Verde de Ojos Negros, 167 chilometri di pedalate tra Aragona e Comunità Valenciana, unisce il silenzio delle montagne di Teruel al profumo d’arancio delle coste di Sagunto.

Un tempo rotaie e carbone, oggi ghiaia compatta e panorami sconfinati: la via segue il tracciato dell’antica ferrovia mineraria che collegava le miniere di Ojos Negros con il porto mediterraneo. È la più lunga “via verde” di Spagna, un progetto di recupero che racconta una storia di rinascita rurale e di turismo sostenibile.

Il percorso alterna lunghi tratti immersi in pinete, viadotti sospesi su canyon e gallerie fresche che invitano a rallentare. Si attraversano piccoli paesi quasi immutati nel tempo come Sarrion o Jérica dove il ciclista trova ostelli, fontane e il ritmo lento della Spagna dell’interno. La segnaletica è chiara, l’altimetria accessibile: perfetta anche per chi viaggia con borse e alforjas.

Arrivare al mare, dopo giorni di vento e silenzio, è come attraversare un confine invisibile. Le prime palme di Sagunto segnano la fine di una rotta che non è solo geografica, ma anche emotiva.
In un’epoca di velocità e connessioni istantanee, la Vía Verde de Ojos Negros ricorda che il viaggio è ancora un modo per respirare la terra che si attraversa.

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