
Gravel Revolution: come la bici da sterrato ha cambiato il modo di viaggiare
Negli ultimi anni, il mondo del cicloturismo è stato attraversato da una vera e propria rivoluzione a due ruote: quella del gravel. Nata negli Stati Uniti e ormai esplosa anche in Europa, la bici gravel ha conquistato appassionati e curiosi grazie alla sua versatilità. Ma cosa rende questa disciplina così affascinante?
La libertà del “gravel spirit”
A metà strada tra la bici da corsa e la mountain bike, la gravel permette di pedalare ovunque: su asfalto, sentieri, sterrati, mulattiere. È la compagna ideale per chi non vuole farsi limitare dal tipo di terreno e desidera vivere l’esperienza del viaggio con un ritmo più autentico.
“Con la gravel non sei mai fuori strada, sei semplicemente nel posto giusto”, dice Marco, cicloturista e organizzatore di bike adventure in Toscana. “Ti permette di esplorare, non solo di spostarti.”
Itinerari che uniscono sport e scoperta
Dalla Via Francigena ai colli emiliani, dai percorsi del Delta del Po alle sterrate della Val d’Orcia, l’Italia offre un patrimonio infinito per chi ama il gravel. Oggi molte regioni hanno iniziato a segnalare percorsi misti e a promuovere eventi dedicati, come il Nova Eroica o il Gravel Gourmet.
Un nuovo modo di viaggiare
Più che una moda, il gravel rappresenta un nuovo approccio al turismo su due ruote: sostenibile, lento e legato al territorio. L’equipaggiamento leggero, le borse compatte e la possibilità di dormire in agriturismo o in tenda rendono ogni viaggio un’avventura unica.


