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Sicilia in bicicletta: viaggio lento tra mare, vulcani e pietra barocca

Pedalare in Sicilia non è semplicemente attraversare un’isola: è immergersi in un continente in miniatura, dove ogni curva rivela un paesaggio diverso, ogni salita racconta una storia millenaria, ogni discesa si conclude con un profumo di zagara o di salsedine.

Chi sceglie la bicicletta come compagna di viaggio qui scopre una terra che non si concede di fretta. La Sicilia costringe a rallentare: le strade che si arrampicano verso i borghi arroccati, le piazze dove il tempo sembra fermo al bar del paese, le campagne che al tramonto diventano un mosaico d’oro e ocra.

Dall’Etna alle spiagge del Sud

Un itinerario che molti cicloturisti prediligono parte dalle pendici dell’Etna. Pedalare tra i campi lavici, neri e silenziosi, significa percepire la forza primordiale dell’isola. Poi la strada scende verso Catania e Siracusa: qui il ritmo cambia, l’aria si fa salmastra e il Mediterraneo diventa la bussola che orienta il viaggio.

Lungo la costa sud-orientale, Noto e Modica si offrono come pause necessarie: città di pietra barocca, dolci ripidi come il cioccolato che lì si lavora, scalinate che mettono alla prova gambe e cuore.

Tra vigne e saline

Chi punta a ovest incontra paesaggi completamente diversi: le colline di Marsala e Menfi disegnano un tappeto di vigneti, mentre le saline di Trapani, con i mulini a vento che si specchiano nell’acqua, regalano tramonti che valgono l’intera fatica della giornata.

La bicicletta diventa un osservatorio privilegiato: niente vetri, niente motori. Solo il rumore delle ruote sull’asfalto e lo scambio di sguardi con chi, lungo la strada, offre un “buon viaggio” e magari una fetta d’anguria.

Perché la Sicilia convince i cicloturisti

Non è un territorio semplice: le salite sono impegnative, il caldo in estate richiede esperienza e organizzazione. Ma proprio questo rende l’avventura memorabile. La Sicilia è un’isola che ripaga: con il gusto di una granita a metà mattina, con una discesa che termina davanti a un mare cristallino, con il profumo del pane cunzato dopo 80 chilometri di strada.Pedalare in Sicilia significa fare i conti con l’imprevedibilità: del meteo, della strada, dell’incontro. Ma è anche la certezza che ogni giorno, al termine della tappa, ci sarà un luogo, un sapore o una persona capace di sorprendere. E in fondo, non è questa la vera essenza del viaggio in bicicletta?

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