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Pedalando tra borghi e vigneti: un weekend nel cuore del Monferrato

MONFERRATO – C’è una terra, tra le colline del Piemonte, dove il tempo sembra rallentare e ogni curva racconta una storia. Il Monferrato, patrimonio UNESCO, è una meta sempre più amata dai cicloturisti per la sua combinazione unica di paesaggio, cultura e buon cibo.

Partiti da Nizza Monferrato con le prime luci dell’alba, seguiamo un itinerario ad anello che attraversa Canelli, Moasca e Calosso. Le strade sono poco trafficate, immerse tra filari ordinati di Barbera e Moscato. In salita verso il Castello di Calosso, lo sforzo si fa sentire ma è subito ripagato dal panorama: colline morbide a perdita d’occhio e il profilo delle Alpi sullo sfondo.

La giornata prosegue tra pause enogastronomiche — un pranzo leggero con salumi e formaggi locali in un’osteria a conduzione familiare — e soste nei borghi, dove il tempo sembra essersi fermato. A Canelli, una visita alle storiche “cattedrali sotterranee” è d’obbligo: cantine scavate nella roccia che custodiscono bottiglie di spumante da generazioni.

Il rientro è dolce, con il sole del tardo pomeriggio che accende le colline di riflessi dorati. La bellezza del Monferrato non sta solo nei paesaggi o nel vino: sta nell’armonia che si crea tra pedalata e territorio, tra fatica e bellezza.

INFO UTILI: Itinerario ad anello di circa 60 km. Dislivello: 900 m. Adatto a ciclisti con un minimo di allenamento. Fondo asfaltato con tratti in pendenza. Periodo consigliato: primavera e autunno.

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