
Mobilità dolce: in arrivo una nuova pista ciclopedonale tra Ciserano e Pontirolo
Un’infrastruttura attesa da tempo sta per prendere forma nella Bassa Bergamasca. Si tratta della nuova pista ciclopedonale che collegherà l’area dell’Adda alla rotatoria del cosiddetto “Missile”, lungo la Strada provinciale Francesca, all’interno del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Geradadda. Un intervento strategico, pensato per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti in un tratto ad oggi privo di percorsi protetti.
La scorsa settimana, le amministrazioni comunali di Ciserano (capofila) e Pontirolo hanno approvato in Giunta un accordo di intenti che sancisce la volontà congiunta di procedere con la realizzazione dell’opera. Il tracciato, lungo 1.362 metri, è concepito per rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile e per valorizzare il patrimonio ambientale del territorio attraversato.
Il costo complessivo stimato dell’intervento ammonta a circa 800mila euro. Di questi, 500mila arriveranno da un finanziamento di Regione Lombardia, mentre la Provincia di Bergamo contribuirà con 95mila euro. La quota restante sarà coperta direttamente dai Comuni coinvolti.
Il progetto esecutivo è pronto, ma per procedere con l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo manca ancora il via libera definitivo da parte della Provincia. Un passaggio formale, ma cruciale, per dare il via ai lavori.
L’obiettivo è ambizioso: creare un collegamento sicuro e integrato all’interno di una rete ciclabile più ampia, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di riduzione dell’impatto ambientale della mobilità locale. L’infrastruttura sarà fruibile da cittadini, pendolari, studenti e appassionati di cicloturismo, offrendo un’alternativa concreta all’uso dell’auto privata e migliorando la qualità della vita nei centri urbani coinvolti.
L’iniziativa rappresenta inoltre un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale, capace di attrarre risorse sovracomunali per progetti a beneficio della collettività. Una visione condivisa che guarda oltre i confini amministrativi per costruire un territorio più accessibile, connesso e sostenibile.