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Pedalando nella storia: in bici tra i borghi segreti di San Pellegrino

San Pellegrino, noto ai più per le sue celebri acque minerali e lo storico stabilimento termale in stile liberty, custodisce un’anima ancora più autentica: quella dei suoi borghi. Piccoli nuclei incastonati tra le pieghe delle Prealpi Orobie, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio ha il suono dei passi sulle mulattiere e del respiro tra i tornanti. È qui che il cicloturismo incontra la narrazione del paesaggio. Un viaggio in bicicletta che non è solo sport, ma immersione culturale e sensoriale.

L’itinerario: curve dolci, strappi decisi e scorci senza tempo

Partendo dal cuore di San Pellegrino Terme, il percorso si snoda verso le frazioni collinari, su strade secondarie e sentieri ciclabili che si inerpicano tra castagneti, antichi ponti e case in pietra. Dopo un primo tratto in falsopiano lungo il Brembo, il tragitto inizia a salire verso il borgo di Santa Croce: una terrazza naturale affacciata sulla valle, dove la pietra grigia delle case si fonde con il verde circostante.

Da qui si prosegue verso Santa Giovanni Bianco, e poi su fino a Cornalita e Frasnadello. Ogni frazione custodisce la sua storia: lavatoi, chiesette romaniche, vecchi forni e testimonianze di una civiltà contadina ancora viva nella memoria dei residenti. La fatica si dimentica presto, compensata dalla bellezza dei luoghi e dalla gentilezza di chi si incontra lungo la strada, pronto a offrire un sorriso o una borraccia d’acqua fresca.

Natura e identità: il valore lento della scoperta

Pedalare tra questi borghi significa anche attraversare una biodiversità ricchissima. I profumi cambiano con la stagione: ginestre in fiore a primavera, castagne a ottobre, nebbie leggere che d’estate si diradano al sorgere del sole. Gli amanti della bici trovano qui una dimensione ideale per il “pedalare lento”: niente traffico, tanta autenticità e dislivelli mai eccessivi, adatti sia a gravel bike che a e-bike.

Lontano dai riflettori del turismo di massa, questi borghi sono il volto meno conosciuto ma più sincero della Val Brembana. Un invito a rallentare, a fermarsi per una foto, per un pezzo di formaggio locale, per ascoltare un anziano raccontare la sua infanzia sotto un portico di pietra.

Una proposta per ogni stagione

La bellezza di questo itinerario è che si adatta a ogni periodo dell’anno. In primavera la natura esplode di colori, in estate si pedala all’ombra dei boschi, in autunno il paesaggio si tinge d’oro e di rosso. Anche l’inverno ha il suo fascino, con itinerari brevi ma suggestivi, tra neve leggera e silenzi ovattati. E ogni stagione porta con sé sagre, prodotti tipici e occasioni per vivere la montagna in modo autentico.

Conclusione: un viaggio da raccontare (e rifare)

Chi cerca nel cicloturismo più di una prestazione sportiva trova nei borghi di San Pellegrino una meta perfetta. Un luogo dove la bici è il mezzo, ma il fine è il contatto profondo con la storia, con la natura, con la gente. Ogni salita qui è una lezione di bellezza, ogni discesa un premio.

Pedalare in questi luoghi è come sfogliare un album di fotografie in bianco e nero, ma con l’anima a colori. E quando si torna a valle, stanchi e felici, si sa già che si vorrà tornare.

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