
Pedalando tra cielo e polvere: l’ascesa epica al Colle delle Finestre
Nascosto tra le valli alpine del Piemonte, il Colle delle Finestre è più di una semplice salita: è un viaggio nel cuore selvaggio delle montagne, un’esperienza dove fatica e bellezza si fondono in un’unica, indimenticabile impresa ciclistica. Con i suoi 18 chilometri di ascesa, pendenze a doppia cifra e un lungo tratto sterrato, questo passo ha il potere di trasformare ogni cicloturista in un piccolo eroe.
Una leggenda delle Alpi Occidentali
Il Colle delle Finestre, a quota 2.176 metri, collega la Val di Susa con la Val Chisone, in provincia di Torino. Reso celebre dal Giro d’Italia, questo valico è oggi una delle mete più ambite dai ciclisti in cerca di una sfida autentica. La strada si arrampica per quasi 1.700 metri di dislivello positivo, alternando asfalto ruvido a ghiaia compatta, in un crescendo epico che sembra uscito da un romanzo d’avventura.
L’ascesa: numeri e sensazioni
La scalata inizia a Meana di Susa, con i primi chilometri in asfalto che ingannano: la vera salita comincia poco dopo, quando la strada si stringe e la pendenza raramente scende sotto il 9%. Il cuore dell’impresa è però l’ultimo tratto: 8 chilometri sterrati, dove il respiro si fa corto e le ruote cercano aderenza tra ghiaia e sassi.
Qui, in mezzo a una natura incontaminata e silenziosa, la montagna si impone con tutta la sua severità. Non c’è traffico, né distrazioni: solo il suono regolare della catena, il battito del cuore e il vento che soffia tra i larici. È l’essenza del cicloturismo d’avventura.
Paesaggi mozzafiato e memoria storica
Mentre si sale, il panorama si apre sui tornanti sottostanti e sulla maestosa Val di Susa. Più in alto, le vette del Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè dominano l’orizzonte, offrendo scorci degni di un dipinto romantico.
Ma il Colle delle Finestre non è solo natura: è anche storia. Lungo il percorso si incontrano ancora le fortificazioni militari costruite alla fine dell’Ottocento, quando questa strada aveva un’importanza strategica. Pedalare qui significa anche viaggiare nel tempo.
Consigli pratici per affrontare la salita
Il Colle delle Finestre non è una salita da prendere alla leggera. È consigliabile affrontarla con una bici da gravel o da strada robusta, preferibilmente con copertoni larghi per affrontare lo sterrato in sicurezza. La presenza d’acqua lungo il percorso è scarsa, quindi è fondamentale partire ben equipaggiati. Il periodo migliore? Da metà giugno a settembre, quando la neve lascia il passo alla polvere e ai cieli tersi.
Una meta per ciclisti autentici
In un’epoca in cui il cicloturismo si fa sempre più alla moda, il Colle delle Finestre resta una sfida per puristi. È il luogo ideale per chi cerca emozioni vere, lontano dai percorsi patinati. Qui si riscopre il valore della fatica, il gusto della conquista e il privilegio raro di pedalare in uno dei luoghi più suggestivi d’Europa.