
Sulla Ciclovia del Sole: Viaggio in Bici tra Storia, Campi e Silenzi
C’è un’Italia che si scopre solo pedalando. Non quella delle cartoline, ma quella fatta di strade secondarie, borghi silenziosi e campi di grano che si muovono al ritmo del vento. È questa l’anima della Ciclovia del Sole, un itinerario che da Verona scende verso Bologna e oltre, seguendo il tracciato dell’ex ferrovia Bologna-Verona, oggi trasformato in una dorsale cicloturistica europea che promette emozioni lente e genuine.
Partenza: Verona, città d’arte e d’amore. Ma appena si esce dal centro, la città lascia spazio a campagne aperte, argini e canali. Il paesaggio cambia, si distende. E con lui, anche il respiro. La pista ciclabile è ampia, sicura, ben segnalata. Perfetta anche per chi affronta il viaggio con borse cariche e poca fretta.
Il bello della Ciclovia del Sole non è solo la bellezza dei luoghi attraversati, ma la sensazione costante di essere fuori dal tempo. Si passa per piccoli paesi come Osteria Nuova, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, dove ogni bar ha il suo gruppo di pensionati che osserva incuriosito i cicloturisti. Un sorriso, una battuta, a volte un consiglio su dove trovare la fontanella più vicina.
Il tratto tra Mirandola e Bologna è tra i più suggestivi: vecchie stazioni riconvertite in punti di sosta, gallerie rivestite da street art, e lunghi rettilinei tra i campi. Qui il silenzio è rotto solo dal fruscio delle ruote sull’asfalto e dal canto degli uccelli. La fatica diventa meditazione.
Arrivati a Bologna, il viaggio cambia ritmo. Ma anche qui, la città accoglie il cicloturista con infrastrutture adeguate, percorsi urbani dedicati e l’immancabile offerta gastronomica. Per molti, Bologna è la tappa finale. Per altri, solo una pausa prima di proseguire verso sud, seguendo il sogno della EuroVelo 7, la grande via ciclabile europea che unisce Capo Nord a Malta.La Ciclovia del Sole non è un’impresa sportiva: è una celebrazione del viaggio lento, accessibile a tutti. Bastano una bici, una borraccia e voglia di lasciarsi sorprendere.E proprio lì, tra una pedalata e l’altra, si riscopre un’Italia vera, che spesso sfugge agli occhi di chi viaggia troppo in fretta.