
La decima tappa: la cronometro di Lucca-Pisa accende la sfida tra i big
Martedì 20 maggio, il Giro d’Italia propone la sua seconda e ultima cronometro individuale: 28,6 km tra Lucca e Pisa che, pur non presentando particolari difficoltà altimetriche, possono incidere pesantemente sugli equilibri della classifica generale. Un appuntamento chiave per i pretendenti alla maglia rosa, soprattutto per chi sa guadagnare sul passo.
La partenza avviene da un luogo iconico: le storiche Mura di Lucca. Da lì, i corridori si dirigono verso il Foro di San Giuliano, attraversano San Giuliano Terme e costeggiano l’acquedotto Mediceo, in un percorso prevalentemente pianeggiante ma con una breve ascesa intermedia che potrebbe spezzare il ritmo. L’arrivo, suggestivo e turistico, è fissato in Piazza dei Miracoli a Pisa, proprio accanto alla celebre Torre Pendente, offrendo un colpo d’occhio unico nel panorama ciclistico mondiale.
Cronometro tecnica, tra velocità e gestione dello sforzo
La tappa richiede capacità di gestione dello sforzo, una posizione aerodinamica perfetta e abilità nel leggere le traiettorie sulle larghe strade urbane e extraurbane. Il percorso è disegnato per esaltare i cronomen puri, ma anche i corridori completi con buone doti di fondo e regolarità potranno limitare i danni.
Con la prima settimana alle spalle e due tappe di montagna impegnative appena archiviate, questa cronometro arriva in un momento cruciale: gambe affaticate, concentrazione necessaria, e ogni secondo che pesa come oro. Per alcuni sarà l’occasione per balzare in testa alla classifica; per altri, una giornata di resistenza in attesa delle Alpi.
Una cartolina del Giro tra arte, storia e ciclismo
Il connubio tra sport e cultura trova una delle sue espressioni più forti in questa tappa. La Toscana fa da cornice a una prova ad alto contenuto tecnico ma anche estetico: due città d’arte, un paesaggio iconico e l’arrivo in uno dei luoghi più fotografati d’Italia.
La decima tappa del Giro 2025 è più di una semplice cronometro: è una tappa da specialisti, ma anche una finestra aperta sulla bellezza del nostro Paese e sull’anima moderna del ciclismo. Da Lucca a Pisa, sarà il cronometro a parlare. E potrebbe parlare forte.