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Corsica in bicicletta: viaggio tra montagne, mare e libertà

Pedalare in Corsica è un’esperienza che resta nel cuore. L’isola, spesso definita “la montagna nel mare”, offre uno dei paesaggi più affascinanti e vari dell’intero Mediterraneo. Strade panoramiche che si arrampicano su colline profumate di macchia mediterranea, calette dal mare cristallino, borghi antichi che sembrano sospesi nel tempo: un viaggio in bici qui è molto più di una vacanza, è un’avventura per i sensi.

Perché scegliere la Corsica in bici

La Corsica ha tutto quello che un cicloturista può desiderare: salite impegnative per gli amanti delle sfide, tratti costieri mozzafiato per chi cerca il piacere del panorama, e una rete stradale spesso poco trafficata che permette di pedalare in sicurezza. Inoltre, il clima mite da aprile a ottobre rende l’isola perfetta per chi viaggia su due ruote.

Itinerario consigliato: da Bastia a Bonifacio

Giorno 1 – Bastia:
Si parte dalla vivace Bastia, città portuale dal fascino autentico. Prima di salire in sella, vale la pena fare una passeggiata nel quartiere Terra Vecchia e sorseggiare un caffè nella piazza Saint-Nicolas, cuore pulsante della città. Da qui si imbocca la D80, che segue la costa del Cap Corse.

Giorno 2 – Il Cap Corse:
Questa è una delle tratte più spettacolari del viaggio. Strade che si snodano tra il mare e le montagne, piccoli villaggi di pescatori come Erbalunga e Centuri, viste sul blu intenso che tolgono il fiato. Le salite non mancano, ma ogni curva regala un’emozione.

Giorno 3 – Da Saint-Florent a Calvi:
Attraversato l’entroterra, si arriva a Saint-Florent, elegante località balneare. Da qui si prosegue verso l’interno, dove il paesaggio cambia: vigne, boschi e silenzio. Calvi, con la sua cittadella genovese e la spiaggia infinita, accoglie i viaggiatori con il profumo del mare e il ritmo lento della vita corsa.

Giorno 4 – La Balagne e la Strada dei Villaggi:
Una tappa imperdibile: da Calvi si sale verso i villaggi in pietra della Balagne, come Sant’Antonino e Pigna. Qui il tempo sembra essersi fermato, e ogni angolo racconta una storia. L’ascesa è dura, ma il panorama è una ricompensa continua.

Giorni 5-6 – Verso Ajaccio:
La costa occidentale è più selvaggia, con salite impegnative e scorci suggestivi. Dopo una sosta a Porto, con le spettacolari Calanche di Piana, si raggiunge Ajaccio, città natale di Napoleone. Il suo centro storico è perfetto per una serata rilassante.

Giorno 7 – Bonifacio e le scogliere bianche:
Ultima tappa: si attraversa il sud dell’isola fino alla magnifica Bonifacio. Arroccata su falesie bianche che si tuffano nel mare, questa città è uno spettacolo naturale e architettonico. Una pedalata al tramonto lungo le scogliere è il modo perfetto per concludere il viaggio.

Consigli pratici

Livello di difficoltà: medio-alto. Le salite sono frequenti, ma i panorami ripagano ogni fatica. Consigliata una bici da turismo o una gravel.

Periodo migliore: primavera e inizio autunno, per evitare il caldo eccessivo e la folla estiva.

Alloggi: agriturismi, chambres d’hôtes e piccoli hotel. L’ospitalità corsa è calorosa e autentica.

Cibo: non perdere il formaggio di capra, il miele della macchia, i salumi corsi e, naturalmente, un bicchiere di Patrimonio.

Un’isola da vivere lentamente

La Corsica non è solo un luogo da attraversare: è un territorio da ascoltare, da respirare, da sentire sotto le ruote. Pedalare qui significa abbracciare il ritmo dell’isola, accettare le sue salite e lasciarsi sorprendere dalle sue bellezze nascoste. In ogni curva, un’emozione. In ogni salita, una conquista.

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